Mattei Cornelio di Giovanni e Boglio Maria, nato il 13 settembre del 1897 a Viola (Cuneo), comunista. Di professione cameriere, celibe. Espatriato in Francia con modalità non note nel 1922, vive dapprima a Nizza (Alpes Maritimes – Côte d’Azur), poi a Vichy (Allier) ed infine a Parigi, a partire dal 1934. Nel maggio dello stesso anno è in possesso di documenti regolari d’identità e di lavoro ed è occupato come friggitore, probabilmente nello stesso locale in cui diverrà cameriere. Militante comunista, già iscritto al Partito Comunista d’Italia poco dopo la fondazione, in Francia é iscritto al Gruppo di lingua italiana del Partito comunista francese ed alla Cgt (Confédération générale du travail), ma non richiede la naturalizzazione francese. Parte volontario per la Spagna repubblicana nell’autunno del 1936. Il 19 ottobre arriva alla base delle Brigate Internazionali ad Albacete (Murcia) ed il 29 novembre é inserito in una unità in addestramento, destinata alla 14. Brigata Internazionale La Marseillaise. Mattei fa parte del 1. Battaglione Commune de Paris, destinato con altri al fronte di Madrid. Combatte a Casa de Campo, alla Ciudad Universitaria, a Usera, Brunete e Boadilla del Monte; poi, ancora a El Plantio e nelle battaglie del Jarama (7-22 febbraio 1937) e di Guadalajara (8-23 marzo), dove è ferito e trascorre due mesi in ospedale. Torna a combattere tra estate e autunno del 1937, a Peñarrubio e Valdemorillo, sempre nei dintorni di Madrid ed infine in Aragona. Promosso tenente comandante di un plotone della 3. Compagnia, tra la fine del 1937 e inizio genna- io del 1938, fruisce di un periodo di licenza in Francia. Al ritorno in Spagna viene inviato in addestramento a Quintanar de la Republica, ma torna al reparto in tempo per prendere parte ai durissimi combattimenti in Aragona (marzo-aprile 1938), nel tentativo di contrastare una violenta offensiva fascista che sfonda le linee repubblicane nel settore di Caspe e raggiunge il Mediterraneo a Vinaroz (Levante), tagliando in due il territorio della Repubblica. Le Brigate Internazionali sono costrette ad una difficilissima ritirata, per evitare l’accerchiamento e raggiungere il Basso corso dell’Ebro. Considerato caduto (o disperso) nei giorni di fine marzo, Mattei riesce invece a sopravvivere ed a rientrare nelle nuove linee repubblicane. Trasferito insieme a molti altri combattenti italiani alla 12. Brigata Internazionale Garibaldi, combatte anche nella battaglia dell’Ebro (luglio-ottobre 1938). Dopo il ritiro dai fronti dei volontari internazionali e la loro smobilitazione, lascia la Spagna all’inizio del 1939 e, grazie ai documenti francesi regolari, riesce ad evitare l’internamento. Dal 16 novembre 1940 vive in una stanza al 25 bis di rue des Chaufourniers, nel XIX arrondissement di Parigi. Conosciuto per le sue idee antifasciste, dopo un'inchiesta di quartiere la stazione di polizia del quartiere Combat lo cataloga come "anarchico". Un ufficiale di polizia scrisse che era stato "spesso notato per le sue idee libertarie", senza essere "militante".Dopo l’inizio della 2. guerra mondiale e la sconfitta francese del giugno 1940, si da alla macchia fino al marzo del 1942, quando viene sorpreso da miliziani collaborazionisti di Vichy (la tristemente nota Milice Française, comandata da Joseph Darnand) nella zona di Vosges, mentre tenta di uscire dalla zona di occupazione nazista. Consegnato ai tedeschi ed incarcerato per più di 8 mesi, alla fine del 1942 viene rimpatriato attraverso la Germania nazista. Il 17 dicembre, al valico del Brennero, viene preso in consegna dalla polizia fascista ed è tradotto a Cuneo. Detenuto nel carcere di Via Leutrum, il 13 gennaio del 1943 la Commissione provinciale per il confino lo invia per 3 anni sull’isola pontina di Ventotene. Liberato nell’agosto dello stesso anno torna a vivere a Viola. Sopravvive alla guerra ed all’occupazione nazista e dopo la Liberazione si sposa con Rosa Maria Rovea. Per molti anni è consigliere comunale comunista e segretario della locale sezione del PCI, e fa parte a lungo del Comitato federale cuneese del Partito Comunista Italiano. Rimasto vedovo, muore a Cuneo il 15 gennaio del 1974.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano, Fondo Archivio Aicvas , Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, Busta 3154, fascicolo 14047). Archivio Centrale dello Stato – Roma (Confinati Politici, Busta 644). Archivio Istituto Storico Regionale Parri – Bologna, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/1, Brigades Internationales, Fonds 545, Inventaires 6/1042) Tra i documenti consultati uno, intestato 14ª Brigada Internacional, 1° Batallón ¨Comune de Paris¨ - Biografias de los quadro militar del Batallón, 3. Sección, contiene qualche cenno biografico sul Tenente Cornelio Mattei. = Un ringraziamento caloroso al compagno Gino Borgna, classe 1923 partigiano monregalese a lun- go residente a Borgo S. Dalmazzo per preziosa testimonianza orale su Mattei e altri 3-4 altri cuneesi volontari in Spagna. Inoltre, notizie su Cornelio Mattei si trovano in, Antifascisti cuneesi confinati, deferiti al Tribunale Speciale (1926-1943), volontari nella guerra di Spagna Cuneo, Estratto dal Notiziario ISREC n.29 – giugno 1988, Berardo Livio Elementi pericolosi. Antifascismo cuneese 1922-1943 Cuneo, sta in: “Il Presente e la Storia”, semestrale dell’ISREC “D.L.Bianco”, n.77, giugno 2010