Masetti Massimo di Alberto, nato il 16 maggio 1899 ad Ascoli Piceno. Socialista. Di professione rappresentante di commercio. Costretto dal lavoro del padre, simpatizzante socialista. a continui spostamenti, è nel 1914 a Roma dove inizia a lavorare, come aiuto contabile, all'istituto nazionale di credito per le cooperazioni. Nel 1915 è trasferito alla sede di Genova e qui si iscrive al Partito socialista. Diviene segretario della locale sezione del partito, prima di essere chiamato a combattere nella prima guerra mondiale, agli inizi del 1918. Terminata la guerra abbandona l'Istituto di credito, attratto dalla febbrile attività politica di quegli anni e diviene segretario di una cooperativa a Busseto in provincia di Parma. Con lo squadrismo e le persecuzioni fasciste è costretto ad abbandonare Busseto e ripara a Parma dove é nominato segretario della Federazione provinciale socialista. Dalla polizia è schedato come abile organizzatore di scioperi e manifestazioni, nonché attivo propagandista. partecipa alla difesa di Parma, organizzata da Guido Picelli, dall'assalto delle squadre fasciste. Con il fascismo al potere lavora a Parma per qualche tempo come segretario in una locale cooperativa di consumo, prima di emigrare per Torino (1925) dove è segretario di una cooperativa di muratori fino al 1926, quando messi fuori legge le forze antifasciste, intraprende il mestiere di commesso viaggiatore, attività che gli permette un minimo di libertà. Rimane iscritto al Partito socialista, membro del comitato direttivo torinese. e nella clandestinità si adopera per riordinate le file del partito. Scoperto e arrestato passa un periodo in prigione prima di essere prosciolto, nel settembre 1928, per insufficienza di prove. Rimane a Torino e con prudenza continua a mantenere i contatti con elementi socialisti e comunisti. Nell'estate del 1937, dopo essersi sposato, espatria clandestinamente per raggiungere la Spagna. A luglio è a Barcellona e si arruola nella 172. Brigata nel Battaglione intitolato alla memoria di Carlo Rosselli, assassinato qualche mese prima. La Brigata, composta da antifascisti di diversa nazionalità, è incorporata nell'esercito regolare. Prima di poter combattere Masetti è richiamato dal partito a ricoprire la carica di fiduciario a Barcellona per ricostituire la sezione socialista e tenere i contatti con gli altri partiti e movimenti, Nei primi mesi del 1938 Masetti svolge una faticosa opera di mediazione per ricucire i contrasti tra anarchici e comunisti sorti dopo i fatti del maggio 1937 e la morte di Camillo Berneri. ln questo periodo ricopre anche la carica di presidente della sezione di Barcellona della Lidu e si adopera per far liberare gli anarchici imprigionati. Resta in Spagna fino alla vigilia della caduta di Barcellona. Trasferitosi a Marsiglia continua l'attività per il partito. Gira con un passaporto della Repubblica spagnola. essendosi naturalizzato spagnolo. Nel maggio 1939 é a Montauban (Francia). Dopo la guerra svolge attività nel Partito Socialista e nelle organizzazioni democratiche. Muore il 16 marzo 1895.

Annotazioni: Scheda biografica redatta da Roberto Lucioli per il volume Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1936-1939) [Ancona]: ANPI Marche/Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, stampa 1992 sulla base delle seguenti fonti: Comune di Ascoli Piceno; Comune di Parma; Archivio Centrale di Stato. Fondo Casellario Politico Centrale; Archivio Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna, Istituto Parri, Milano; Mezzosecolo 2 Annali 76-77. Guanda, Torino 1978; pp.370-394; L. Rapone, Il Partito socialista italiano fra Pietro Nenni e Angelo Tasca in L’Internazionale operaia e socialista fra le due guerre; Annali Feltrinelli, Milano 1985, pp.661-710