Gardenal Giovanni di Egidio e Sandrigo Giulia, nato il 22 febbraio 1908 ad Aquileia (Udine). Contadino. Compie il servizio militare in Artiglieria. Frequenta nei primi anni Venti gli ambienti comunisti al suo paese. Emigra con la famiglia in Francia nell'aprile 1925 stabilendosi ad Agen (Lot-et-Garonne), e qui si lega alle organizzazioni antifasciste. Coerente con i suoi principi parte per la Spagna a guerra iniziata e viene assegnato all'Artiglieria Internazionale, dove è promosso sergente. Nel numero 15 del 6 ottobre 1938 troviamo un ritratto umoristico del volontario di Giacomo Calandrone con lo pseudonimo di Canapino: “Una sera, al Pardo, Gardenal ebbe un vivace scambio di parole con qualche compagno. Se ne accorò: domandò immediatamente Il suo trasferimento in un plotone di cavalleggeri. Roasio. che era allora commissario politico del Garibaldi, trasmise, con avviso favorevole la domanda di Gardenal, alla Brigata. Due giorni dopo, Gardenal non era più un fantaccino, ma un cavalleggero. La sua domanda era stata accettata, perché a quell’epoca l’esercito repubblicano necessitava di uomini che sapessero montare a cavallo, per fare delle pattuglie di perlustrazione. E Gardenal aveva fatto ti suo servizio militare nell'esercito italiano, come cavalleggero, di Saluzzo o di Susa poco importa. Pieno adi sussiego, Gardenal si accomiatò dai garibaldini... Che diamine, ora che avrebbe condotto, un cavallo. certe confidenze… Ma tre settimane dopo, Gardenal rientra al Battaglione. “Ti hanno appiedato?" Frizzi, giochi di parole, domande: ma Gardenal non vuole svelare Ie ragioni por cui ridiventava un semplice fante. Fu il comandante stesso del plotone di cavalleria, che ce lo svelò... Gardenal massacrava tutti i cavalli con il suo peso massiccio ... Pensate, pesa quasi novanta chili... Affatica oggi un cavallo, un altro domani, i cavalli cominciarono a scalpitare, quando lo vedevano avvicinarsi... Le proteste dei cavalli imposero il trasferimento di Gardenal all’antica sua formazione. Garibaldino era, garibaldino doveva rimanere.” Esce dalla Spagna nel febbraio 1939 ed è internato in diversi capi tra cui campi di Gurs e Vernet dove lavora come cuciniere. Probabilmente evade dal campo e dopo l’invasione nazista partecipa alla Resistenza. Catturato dai tedeschi, viene internato dai tedeschi a Buchenwald, matricola 40017. Ritenuto morto nel campo nel 1945 secondo altra fonte è trasferito al campo di Mittelbau-Dora presso Nordhausen dove viene liberato il 15 aprile 1945 e se ne perdono le tracce.