Marussi Giovanni di Marussi Maria, nato il 29 gennaio 1909 a Monfalcone (Gorizia). Operaio, comunista. Occupato come saldatore nei Cantieri navali di Monfalcone, antifascista e simpatizzante comunista, nel luglio 1937, espatria clandestinamente assieme all’amico Rizieri Frausin, per raggiungere la Spagna. Solo un negoziante di Monfalcone, presso il quale fanno rifornimenti di generi per il viaggio, conosce le loro intenzioni. Raggiunta Milano in serata, passano la notte dormendo in un giardino. Il giorno dopo si portano a Torino in treno e da qui a piedi a Torre Pelice, al confine con la Francia. Durante l’attraversamento clandestino dopo aver girovagato sui monti, si perdono, fino a quando intirizziti e stremati, correndo il rischio di venire individuati dalle guardie di confine, incontrano casualmente un gruppo di contrabbandieri che mostrano loro la strada per la Francia. Qui i due prendono contatto con il Partito Comunista francese ed indirizzati a Grenoble. Di qui attraverso il centro di Perpignano passano in Spagna attraverso i Pirenei, nell’agosto 1937. Dopo un periodo di istruzione ad Albacete, è arruolato nella brigata Garibaldi, 3. battaglione, 2. compagnia, come mitragliere. Combatte a Fuentes de Ebro e a Teruel. In Estremadura è promosso commissario di sezione. Prende parte alla ritirata di Caspe e all'offensiva sull'Ebro. Dopo il ritiro dei volontari internazionali deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, Marussi alla fine del 1938 torna in Francia. Arrestato dalla polizia francese, il 12 luglio 1940, è tradotto in Italia ed essendo segnalato in Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche, è arrestato. Il 30 agosto la Commissione provinciale di Trieste lo condanna, insieme a Remigio Apostoli, in quanto combattenti antifranchisti in Spagna, ad un anno di confino a Ventotene. Liberato il 24 luglio 1941, torna a Monfalcone. Nell'autunno del 1943, con il nome di battaglia "Miliziano", collabora con le organizzazioni partigiane dell'Isontino, prima con la Brigata Proletaria, poi con la 14. Brigata Garibaldi Trieste e infine con i GAP dell'Intendenza Montes. Nel maggio 1944 è catturato dai tedeschi e internato in un campo di lavoro a Klagenfurt, in Austria. Evaso, rientra in Italia, stabilendosi in Veneto. Dopo la Liberazione torna a Monfalcone, dove lavora come cameriere.

Battaglia di Fuentes de Ebro
Battaglia di Teruel
Combattimenti sul fronte dell'Estremadura
Ritirata di Caspe
Battaglia dell'Ebro
Annotazioni: Secondo \\\"Antifascisti di Trieste, dell\\\'Istria, dell\\\'Isontino e del Friuli in Spagna\\\", in cui si dichiara di riportare una testimonianza diretta, espatria in Francia nel giugno 1937, parte per Perpignano a fine settembre 1937, in Estremadura è promosso commissario di compagnia. Inoltre esce dalla Spagna nel febbraio 1939 e, internato nel campo di Gurs, è inviato a fare fortificazioni sulla frontiera belga, poi, dopo essere nuovamente internato ad Argelès-sur-Mer, è tradotto in Italia. La stessa fonte indica che, dopo il confino, è arrestato e incarcerato a Trieste fino al luglio 1943. Secondo documenti conservati nell\\\'Archivio del Comintern nel 1938 diserta la sua unità e si rifugia in Francia.

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi