Di Gennaro Giuseppe di Paolo e Di Pinto Filomena, nato il 10 marzo 1913 a Napoli. Marittimo. A quindici anni si imbarca come mozzo e nel 1935 e a vent’anni viene arruolato nell'esercito, nel 63. Reggimento Fanteria di stanza a Pinerolo. parte per l'Etiopia col 38° Reggimento. Nell’aprile del 1935 viene richiamato ancora alle armi per la guerra in Etiopia. Parte con il 38. Reggimento Fanteria e si guadagna la croce al merito di guerra, la medaglia del fronte eritreo e quella della campagna italo-abissina con gladio. Al termine della guerra riceve l’ordine d’imbarco sul piroscafo “Campidoglio”. Giunto a Marsiglia nel luglio 1937 diserta e si porta in Spagna. È inquadrato nella brigata Garibaldi, con la quale combatte sino ad una sua detenzione per motivi ignoti nel carcere di Figueras ed in seguito dall’ottobre 1938 nella prigione delle Brigate Internazionali di Castelldefels (Barcellona). Liberato viene probabilmente destinato ad una unità disciplinare fino alla smobilitazione. Al rientro in Francia è internato ad Argelès e Gurs. Arruolato in una compagnia di lavoro straniera, allo scoppio della guerra con la Germania, lavora alla costruzione di fortificazioni a 10 chilometri dal confine belga. Il 4 giugno 1940 viene arrestato dai tedeschi a Dunkerke e poi deportato in Germania, nel campo di Krems (Schleswig-Holstein) e poi a Mauthausen (Baviera), Vienna e Klagenfurt (Carinzia). Nel novembre del 1942 viene estradato dai tedeschi in Italia e arrestato al Tarvisio. Tradotto a Napoli il 23 novembre 1942, viene deferito alla Commissione provinciale che lo assegna a 5 anni di confino a Ventotene. Liberato a fine luglio del 1943.