Diasparra Francesco di Pasquale e Bruno Giulia, nato il primo giugno 1914, Corato (Bari). Contadino, comunista. Chiamato alle armi il 19 agosto 1935 è arruolato in un Reggimento di Artiglieria. Designato come "volontario" per l'Abissinia, diserta dal reparto nella località di Port Ferrand portandosi in Francia attraverso il Piccolo San Bernardo e raggiungendo Roanne (Loire). Per questo è condannato in contumacia dal Tribunale Militare di Torino, il 27 febbraio 1937, a 5 anni e 6 mesi di reclusione e quindi iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. Si porta poi a Grenoble (Isere) entrando in contatto con i gruppi antifascisti che lo indirizzano a Lione, poi Parigi ed infine in Spagna, dove giunge il 7 novembre del 1936. E’ arruolato nella batteria Carlo Rosselli, nei gruppi di Artiglieria Internazionale, 34. Batteria del 4. Gruppo di artiglieria, comandata dal tenente Nino Giacobbe. Partecipa alla battaglia di Guadalajara e viene promosso sergente. Il 20 febbraio 1938 la batteria da Almansa raggiunge il fronte di Teruel. Da qui si sposta sulla Sierra de Albarracìn, poi nel Levante a Castellòn de la Plana, e Sagunto. Prende parte ai combattimenti nella difesa di Castellòn e la Plana. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Passa in Francia nel febbraio 1939. Lì è internato ad Argelès, Gurs e Vernet. Poi è combattente partigiano negli FTP. Nessuna ulteriore notizia.