De Medardi Rocco Giuseppe Giulio di Carlo e di Rosa Barisone, Nato ad Acqui Terme (Alessandria) il 15 ottobre del 1903, comunista. Di professione muratore. Antifascista attivo fin dagli inizi brutali del regime, viene preso di mira dalle squadracce di Camicie Nere e si trova più volte in difficoltà. Nel corso del 1923 riesce ad espatriare in Francia (modalità non note) e si stabilisce nel piccolo comune di La Trinité (Alpes Maritimes). Il 22 luglio del 1927 si sposa con Maria Cernusco, un’emigrata savonese conosciuta lungo il versante francese delle Marittime. Qualche anno dopo, nel 1932, vive ancora a La Trinité dove nasce il figlio Paolo. Per ragioni non note nel 1935 rientra in Italia (probabilmente con la famiglia) e richiede la residenza ad Acqui Terme, ma già l’anno successivo torna ad espatriare oltralpe. Si stabilisce in un primo tempo a Marsiglia (Bouches-du-Rhône) e poi, definitivamente, ad Ajaccio (Corsica). In Italia intanto, forse per espatrio clandestino, viene iscritto in Rubrica di frontiera per l’arresto. Dal capoluogo dell’isola parte volontario per la Spagna repubblicana nel febbraio del 1937, diretto a Port Bou (Catalogna), sul confine franco-catalano. Una notizia priva di conferma ipotizza invece il suo arrivo in Spagna intorno alla fine del 1936. Ad Albacete (Murcia), principale base logistico-organizzativa e sede di comandi e del commissariato delle Brigate Internazionali, viene inserito in un reparto del Battaglione italiano Garibaldi (probabilmente nella 4. compagnia) con cui combatte la vittoriosa battaglia di Guadalajara (8-23 marzo del 1937). Nel corso della battaglia viene ferito in modo non grave (probabilmente ad una gamba) il volontario fossanese Domenico Craverò; De Medardi lo sostiene e l’aiuta ad issarsi su un automezzo appena sottratto alle Camicie nere italiane, che lo porta al riparo. Tra solidarietà e riconoscenza, inizia così a cementarsi una amicizia fraterna che si rivela duratura nel tempo. Sempre a Guadalajara, De Medardi è uno dei testimoni oculari della morte in combattimento del volontario Cesare Porta, piemontese di Lussito d’Acqui. Dalla primavera il Battaglione Garibaldi fa parte della 12. Brigata Internazionale Garibaldi, ma non abbiamo notizie successive vicende di Spagna del volontario acquese. Nel corso del 1938, dopo che sono evidentemente giunte in Italia informazioni sulla sua presenza in Spagna, viene iscritto anche nel Bollettino dei Ricercati – Supplemento Sovversivi (schedina n. 01447/38). Tra la fine del 1938 e l’inizio dell’anno successivo, dopo il ritiro dai fronti e la smobilitazione dei volontari internazionali, lascia la Spagna con l’amico e compagno Cravero (suo vero e proprio fratello d’armi, come ebbe a definirlo in una memoria di alcuni anni dopo). In Francia i due riescono ad evitare l’internamento e possono così far ritorno in Corsica da dove anche Cravero era partito. È detenuto per alcuni giorni nella cittadella di Ajaccio, dov’ é verosimilmente sottoposto a torture. Nel settembre del 1943, nei giorni della cacciata dei nazisti e della Liberazione dell’isola, fa parte del gruppo di volontari che riescono a piazzare una postazione di mitragliatrice sulla Presqe – île des Sanguinaires (Penisola dei Sanguinari) per disturbare e se possibile impedire l’imbarco di un reparto tedesco in ritirata. Muore accidentalmente ad Ajaccio la sera del 24 dicembre del 1943, dopo la Liberazione dell’iso- la, quando stava accompagnando al porto un contingente di combattenti jugoslavi (o polacchi), ve- terani di Spagna, riconosciuti fra i militari alleati sbarcati in Corsica. Dopo la sua scomparsa, al suo fratello d’armi Domenico Cravero venne affidato il ruolo di tutore di Paolo De Medardi, figlio ancora minorenne di Rocco.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1660, fascicolo 135709), Archivio Istituto Storico Regionale Parri – Bologna , Archivio di Stato Civile del Comune di Acqui Terme= Alcune testimonianze informatiche del nipote Jean – Antoine Demedardi (Tolla – Corsica, luglio 2009 e successive) hanno consentito di aggiungere particolari importanti alle biografie del nonno e di Domenico Cravero