Gallo Lorenzo di Paolo e di Carolina Ricca, nato a Alba (Cuneo) il 12 febbraio del 1899, comunista. Di professione bracciante, poi commerciante ambulante e giardiniere nella emigrazione. Emigrato a Torino appena sedicenne nel corso del 1915. Stando a documenti di dubbia precisione, a diciotto anni, nel febbraio del 1917 si arruola volontario nel 53. Reggimento Fanteria e combatte nella 1. Guerra mondiale sul fronte del Carso. Caduto prigioniero degli austro–tedeschi nel corso della rotta di Caporetto, viene internato fino alla data dell’armistizio ed alla conclusione della prima guerra mondiale. Rientrato dalla prigionia viene reintegrato in Fanteria, ma nel maggio del 1919 decide di disertare e di espatriare clandestinamente in Francia. Si stabilisce presso un fratello a Lauris (Vaucluse), ma dal biennio 1921-22 é a Marsiglia (Bouches-du-Rhône), dove lavora come giardiniere. Nell’ottobre del 1922 lascia Marsiglia per cercare miglior sorte in Spagna: supera clandestinamente la frontiera pirenaica e si stabilisce a Barcellona (Catalogna). Iscritto in Rubrica di frontiera per il provvedimento dell’arresto, il 12 gennaio del 1925 è processato in contumacia dal Tribunale Militare di Torino che lo condanna ad 1 anno di reclusione per diserzione. Un’altra fonte a Nanterre, ci parla di Gallo espulso dalla Francia in data non nota e residente in Spagna dal 1930: é iscritto alla Ugt (Union general del trabajo) ed al Psuc (Partit socialista unificat de Catalunya, di fatto la sezione autonoma catalana del Partito comunista spagnolo. Allo scoppio della guerra civile si arruola volontario nelle milizie antifasciste e dall’8 agosto alla fine di settembre del 1936 fa parte della 101. Centuria spagnola. Con la progressiva formazione ad Albacete (Murcia) delle Brigate Internazionali, lascia la centuria e da metà dicembre è destinato alla Compagnia italiana del Battaglione Neuf Nations (14. Briga-ta Internazionale La Marseillaise), costituita da circa 160 volontari arrivati ad Albacete (Murcia), destinati a surrogare le perdite occorse al Battaglione Garibaldi e risultati in eccesso. Impegnato dal 24 dicembre in duri combattimenti in Andalusia (Lopera, Porcuña, Montoro e Villa del Rio), Gallo è fra i non molti sopravvissuti. Trasferito sul fronte di Madrid, combatte nelle battaglie del Jarama (7-22 febbraio 1937), di Brunete (luglio 1937), di Farlete (Aragona) a metà agosto e di Cuesta de la Reina in autunno. Dopo la lunga e durissima battaglia per la presa di Teruel (Aragona) combattuta tra dicembre del ’37 e febbraio dell’anno successivo nel gelo e sulla neve, combatte ancora la battaglia dell’Ebro (luglio-ottobre del 1938). Al ritiro dai fronti dei volontari internazionali seguono i mesi dell’inattività dei campi di smobilitazione e, a febbraio del 1939, la retirada col passaggio dei Pirenei, il ritorno in Francia e (quasi per tutti) l’internamento. Gallo, internato dapprima nel Campo di San Cebriá de Rosselló/St. Cyprièn e poi nella Fortezza di Mont Louis (Pirenei Orientali) viene infine rinchiuso nei campi di Gurs (Basses Pyrénées) e del Vernet d’Ariège . Ne esce il 28 agosto 1941 per essere consegnato alle autorità italiane di occupazione che lo avviano al rimpatrio. Arrestato alla frontiera e tradotto nel capoluogo piemontese, subisce estenuanti interrogatori nella prigione militare di torinese, dove deve ancora scontare l’anno di reclusione per l’ormai annosa diserzione. Scontata la condanna, viene trasferito a Cuneo, dove l’1 novembre del 1942 la Commissione provinciale cuneese per il confino di polizia, ne decide l’invio per due anni nell’isola pontina di Ventotene. Liberato all’inizio di agosto del 1943, fa ritorno ad Alba dove meno di un anno dopo, il 19 marzo del 1944, sposa Lucia Burdese. Nel secondo dopoguerra Lorenzo Gallo lascia Alba ed emigra a Torino con la moglie. Rimasto solo (la moglie muore il 17 marzo del 1954) nemmeno due anni dopo viene raccolto cadavere nel Po, deceduto per annegamento, il 29 gennaio 1956.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata al aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna, Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 2256, fascicolo 75979), Archives Départementales de l’Ariège – Foix (5 W 414), Archivi di Stato Civile dei Comuni di Alba e di Torino, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/2, Brigades Internationales, Fonds 545, Inventaires 1/55).