Danna Enrico nato (forse in Francia) il 25 agosto del 1897, antifascista. Di professione muratore. Di questo volontario, forse originario di un comune cuneese, ci mancano sia luogo di nascita che altri elementi identificativi, il che rende problematica la stesura di una biografia. Chiamato alle armi nel corso del 1916, a 1. Guerra Mondiale iniziata (non sappiamo se la chiamata avvenne in Italia o in Francia), rimane sotto le armi per 4 anni. Espatriato in Francia (modalità e data non nota), s’era stabilito a Marsiglia (Bouches-du-Rhône) con la moglie (di cui rimane vedovo in data non nota) e due figli. Dal febbraio 1931 è un militante sindacale iscritto alla Cgt (Confédération générale du travail). Volontario in Spagna dall’inizio di gennaio del 1937, il 31 gennaio è aggregato alla Compagnia italiana (5. Sezione, 2. gruppo) del Battaglione Dimitrov della 15. Brigata Internazionale. La compagnia é comandata da un ufficiale torinese, Carlo Penchienati, un fascista della prima ora e probabile infiltrato, già ufficiale degli Alpini, espulso dal Regio esercito. Danna combatte nella battaglia del Jarama (7 – 22 febbraio del 1937); a fine febbraio coi superstiti del reparto, pesantemente impegnato a Morata de Tajuña, entra a fare parte del Battaglione italiano Garibaldi con cui combatte anche nella battaglia di Guadalajara (8 – 23 marzo 1937). Da maggio del 1937 fa parte del 3. Battaglione della 12. Brigata Internazionale Garibaldi e vi rimane fino al 25 gennaio 1938, quando viene incorporato nel 53. Battaglione della 14. Brigata Internazionale La Marseillaise. Non abbiamo molte notizie del successivo percorso spagnolo, tranne che per piccolissimi frammenti. Durante l’estate del 1938 è sicuramente sul fronte dell’Ebro inserito in una compagnia addetta alle fortificazioni. Un documento risalente alla fase finale della battaglia (fine ottobre del 1938), quando i volontari internazionali vengono ritirati dai fronti e smobilitati ne parla come di un cattivo elemento detenuto nel carcere catalano di Castelldefels. Ad ogni buon conto il 31 gennaio del 1939, a due anni esatti dal suo arrivo in Spagna e a pochi giorni dalla caduta senza combattere di Barcelona, i fascisti italiani del CTV, che stanno dilagando verso la frontiera franco-ispana, trovano suoi documenti (e di numerosi altri compagni) nei pressi della località catalana di Granollers. Rientrato in Francia e internato in un campo di concentramento non identificato ne esce soltanto per arruolarsi in una delle Cte (Compagnies de travailleurs etrangers), adibite a lavori di fortificazione lungo i confini di terra e di mare della Francia. Nessuna ulteriore notizia.
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas). Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, K1 b45), Archivo General Militar – Avila (Spagna), Archives BDIC-Nanterre (MFM 880/..., Brigades Internationales), Archives Acer/Aver – Paris (in: Dictionnaire biographique du Mouvement ouvrier français)
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