Crola Giuseppe di Antonio e di Caversan Luigia, nato il 6 settembre del 1906 a Paruzzaro (Novara), comunista. Di professione muratore. Dopo aver conseguito la licenza elementare, espatria in Francia (modalità e date non note) e si stabilisce nel circondario di Parigi. Dopo avere ottemperato agli obblighi militari in Italia, viene dichiarato renitente alla leva per avere ignorato un richiamo alle armi il 31 gennaio del 1927. Iscritto al Sindacato Cgt Confédération générale du travail) nel 1928 ed al Pcf (Parti communiste français) nel 1937(?), si mette in luce quale militante capace ed attivo nel lavoro di propaganda, e nell’attività del Soccorso rosso internazionale. Parte volontario per la Spagna repubblicana l’1novembre del 1936. Arrivato ad Albacete (Murcia), base logistico-organizzativa e sede dei Comandi e del Commissariato delle Brigate Internazionali, é destinato al Battaglione italiano Garibaldi, con cui prende parte a molti dei combattimenti difensivi svoltisi intorno a Madrid, dalla Ciudad Universitaria a Mirabueno, Majadahonda e alla battaglia del Jarama (7-22 febbraio 1937). Combatte anche la vittoriosa battaglia di Guadalajara (8 – 23 marzo successivo) condotta in condizioni difficilissime nel clima gelido dell’altipiano a Nord di Madrid, contro le Divisioni di Camicie Nere italiane del Corpo Truppe Volontarie. Dal 1º maggio del 1937 fa parte della 1. Compagnia, 1. Battaglione della 12. Brigata Internazionale Garibaldi. Promosso sergente, combatte in Aragon, sul fronte di Huesca e viene ferito in combattimento il 16 giugno del 1937. Utilizzato nei servizi sanitari della Brigata, nell’ autunno combatte sui fronti aragonesi di Belchite e di Fuentes de Ebro; a febbraio del 1938 è in Extremadura, impegnato in un’offensiva quasi inutile, una operazione diversiva pagata a caro prezzo. Alla fine del mese successivo é ancora in Aragona, quando le Brigate Internazionali sono richiamate con urgenza nel settore di Caspe, per cercare di arginare la violenta offensiva fascista verso il Mediterraneo. Dopo giorni di durissimi combattimenti e quasi completamente circondati, i repubblicani cedono e gli attaccanti dilagano in direzione del mare, raggiunto a Vinaroz l 15 aprile. Le Brigate Internazionali devono prima rompere l’accerchiamento e poi riuscire a sganciarsi. Crola si distingue nella circostanza e si batte molto bene durante la drammatica ritirata verso il Basso corso dell’Ebro. Promosso tenente di sanità, viene anche elogiato dal Pce (Partido comunista de España – Comité provincial de Valencia) cui aderisce fin dal 1937. Prende ancora parte all’ultima, decisiva battaglia dell’Ebro (estate-autunno del 1938). Dopo il ritiro dai fronti dei volontari internazionali, Crola lascia la Spagna all’ inizio del 1939. Una scheda redatta dal veterano friulano delle B.I. Vincenzo Marchetti quand’era Segreterio dell’Aicvas indica invece la data del 1° novembre, che potrebbe corrispondere a quella della smobilitazione. Ritornato in Francia riesce ad evitare l’internamento. Dopo l’inizio della 2. Guerra mondiale e della occupazione nazifascista, entra in clandestinità per combattere nella Resistenza francese con un maquis di Ftp (Francs tireurs et partisans) operante nella zona di Drancy (Seine-St.-Denis). Sposato con la compaesana emigrata Odette Crola, dopo la Liberazione si stabilisce a Breuillet (Essonne), al n.43 di rue Baisin Fosse a Breuillet. E’ deceduto a Parigi il 18 agosto del 1975.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio INSMLI – Milano, Fondo Aicvas (Busta 24, fascicolo 110), Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/37, Brigades Internationales, Fond 545/ 472-3), Archivio del Comune di Paruzzaro (NO)