Cotti Giovanni di Giuseppe e Maria Fugazzi, nasce a Orzinuovi (Brescia) il 17 novembre 1897. È segnalato come comunista. Dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale come soldato semplice, è politicamente attivo tanto da essere additato dai fascisti del suo paese come "sovversivo". Calzolaio, nel 1922 emigra legalmente in Svizzera, mentre dopo si stabilisce a Villeneuve-le-Roi (Seine-Oise), in Francia. Nell'Ottobre del 1936 attraversa il confine spagnolo, ed è inquadrato nella seconda compagnia del Battaglione Garibaldi. Parteciperà a tutti i combattimenti in cui sarà impegnata formazione. Successivamente con lo scioglimento di questa e la sua confluenza nella nuova XII Brigata internazionale, è inquadrato nella seconda compagnia del 1. Battaglione. Tra il marzo e l'aprile del 1938. durante la ritirata da Caspe sul fronte aragonese, viene catturato dai legionari italiani del Corpo truppe volontarie. Mentre sta per essere fucilato sulla riva dell’Ebro. riesce a fuggire fortunosamente, gettandosi nel fiume da un'altezza di trenta metri, lo attraversa e raggiunge a nuoto la riva opposta. Lo ritroviamo durante la battaglia dell’Ebro dove, il 18 settembre, guida i compagni della sua sezione all’ assalto di una posizione nemica. Dopo la sconfitta delle forze repubblicane, il 7 febbraio del 1939 entra in Francia diretto a Villeneuve-le-Roi, ma viene fermato ed internato nei campi di Saint-Cyprien e Gurs. Segnalato come "bon antifasciste”, nell'agosto del 1942 è rinchiuso nel campo di Le Vernét d' Ariège quale disertore della Legione straniera. Verso il marzo del 1943, viene prelevato dai tedeschi e deportato in Germania. Riesce però a fuggire durante il viaggio. Entrato nei Francs-Tirateurs et Partisans. ne diventa uno dei comandanti operando nel dipartimento di Corrèze. Alcune fonti danno notizia della sua morte avvenuta combattendo contro i nazisti l'11 dicembre del 1944. Altre, invece, denunciano la sua presenza dopo la fine del conflitto prima a Mognard (Savoia). e successivamente ad Aix-les-Bains dove sarebbe deceduto il 12 aprile del 1966. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Angelo Santambrogio di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.

Annotazioni: Scheda biografica redatta da Roberto Cucchini per il volume I soldati della buona ventura: militanti antifascisti bresciani nella guerra civile spagnola (1936-1939) 2. ed. riveduta e aggiornata. - Rudiano (Bs): GAM, 2011 [ISBN] 978-88-89044-56-8 sulla base delle seguenti fonti: ACS, Mi, DGPS. cpc. b. 1517. fasc.3455; A.aV v..Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza. Vol. l, cit. p. 648: D. Morelli. Antifascisti bresciani nel Casellario politico cit.. 23, 1992. ad nomen: G. Petrillo (a cura), Kl B45 Lombardi e ticinesi perla libertà della Spagna. cit.. p. 90.