Costetti Renato di Romeo e Bagnasco Maria, nato il 29 dicembre 1898 a Lugano (Svizzera). Fornaio, minatore comunista. Nel 1921 lavora come fornaio a Varese. Perseguitato dai fascisti, deve emigrare clandestinamente per sfuggire all’arresto portandosi in Francia a Lione e poi a Tolone dove nel 1924 si iscrive al Partito Comunista. E' arrestato nel 1926 e detenuto per 6 mesi nella prigione di Nancy per infrazione ad un decreto di espulsione, Germania, Lussemburgo e Svizzera, a Basilea dove è segretario del Soccorso Rosso per 6 anni e per tre anni fa parte del segretariato dei gruppi di lingua italiana. E' costretto a usare vari nomi, tra cui “Krim” (in onore del patriota marocchino Abd-el-Krim) e “Belventi”. Il 20 agosto 1936 è a Parigi e con i primissimi gruppi di volontari giunge in Spagna il 2 settembre 1936. Si arruola nella centuria Gastone Sozzi, aggregata alla Colonna Libertad organizzata dal PSUC (Partito Socialista Unificato della Catalogna). Combatte a Pelahustàn, Real de San Vicente e Chapinerìa, sul fronte di Talavera. Ugo Muccini suo compagno nella centuria così lo descrive nel suo diario: “ Al dopo pranzo si va a caccia per la nostra cucina. “Krim”, è il suo soprannome, è nero come un turco, un po’ brutto ma simpatico a tutta la centuria, è specialista per le galline e uova ha il fiuto ha il fiuto di un cane da caccia…Visitiamo le prime case abbandonate , non vi è nullla, si continua a camminare per questi boschi, finchè si vede una vecchia casa al piè delle montagne: è a due Km dal fronte nemico…Rutto è deserto , Crim comincia a chiamare le galline con quella voce adatta; un po’ in casa , un po’ fuori ne ramazziamo 17 e varie dozzine di uova, un paniere di tomate e rimontiamo all’indomani insieme alla carne c’è un buon brodo per tutta la centuria”. Costetti passa poi al battaglione Garibaldi ed alla brigata omonima partecipando a tutte le battaglie. Il 27 settembre 1937 è a Escatròn in Aragona come intendente della Brigata Garibaldi col grado di tenente, grado ottenuto il primo luglio 1937. L’11 novembre è a Binèfar sempre in Aragona, dove secondo la testimonianza di Giacomo Calandrone, organizza gli invii di materiale per il fronte di Lèrida. Rientrato in Francia, è internato al St. Cyprien, Argelès, Gurs e Vernet. Per diversi mesi dirige l’intendenza del campo, ma poi fugge nel 1942, raggiungendo a Tolosa le forze di liberazione. Fa parte, col grado di maggiore, della IX Brigata partigiana spagnola agli ordini del generale Riquelme, con il grado di maggiore. Partecipa tra l'altro alla liberazione di Tolosa dal 18 al 22 agosto 1944. Rientrato in Italia dopo la Liberazione, continua la battaglia per la democrazia e la libertà. Muore a Ferrara il 12 settembre 1967.