Malacchina Casimiro, Adolfo, Ernesto di Carmelo Agostino e Godani Angela, nato il 7 giugno 1902 a Zeri (Massa). Cameriere, comunista. Emigra in Francia a Tolone (Var) con la famiglia prima dello scoppio della Grande guerra, e nel 1916 si reca in Inghilterra a Londra dove per due anni lavora come garzone in un negozio di abbigliamento. Nel marzo del 1918 si imbarca su una nave mercantile diretta negli Stati Uniti, utilizzata per il trasporto di truppe americane dirette al fronte europeo. Tornato in Gran Bretagna è condannato per la partecipazione ad uno sciopero di sposta a Cardiff nel Galles da dove viene espulso nel 1918 per vagabondaggio. Rientra nel paese natale e dopo tre o quattro mesi di permanenza, nel 1919 ritorna in Francia a Tolone, dove vive anche la madre, esercitando il mestiere di cameriere e muratore a Marsiglia (Bouche-du-Rhone). Dopo circa un anno e mezzo si reca a Parigi, dove frequenta gli ambienti dei fuoriusciti, avvicinandosi ai comunisti. Nel 1925 è segnalato come attivo antifascista. Nel 1933 viene espulso per aver schiaffeggiato un poliziotto, ma non ottempera al decreto e rimane come clandestino fino al 1936, quando fermato dalla polizia riceve un nuovo ordine di espulsione. Passato in Spagna in data sconosciuta si arruola nelle Brigate Internazionali ai primi del 1937 e combatte a Guadalajara. In Italia è iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. Rientrato in Francia alla fine del 1938, l’anno successivo viene internato al Vernet perchè privo di permesso di soggiorno. Forse arruolato in una Compagni di Lavoro per Stranieri (CTE), il 17 luglio 1940 è tradotto nella regione dell’Auvergne da dove si appella alla protezione delle autorità italiane. Tradotto in Italia nel 1940, viene arrestato a San Remo e tradotto nelle carceri di Massa. Deferito alla Commissione Provinciale viene assegnato il 30 agosto 1940 a 5 anni di confino a Ventotene. Liberato alla caduta del fascismo nell'agosto 1943, rientra a Zeri il 23 agosto 1943. Dopo l’8 settembre preleva assieme ad alcuni compagni alcune armi dalla caserma dei carabinieri di Zeri, dando inizio al movimento resistenziale locale ma, secondo alcune testimonianze, verrà assassinato attorno alla metà del 1944 in circostanze mai chiarite e il corpo non verrà mai più ritrovato.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con informazioni tratte dal volume di Giuseppe Chiappini Antifascisti della Lunigiana nella guerra civile spagnola 1936-1939, Giuseppe Chiappini Editore, 2016