Raspi Umberto di Pietro e Serpieri Zelinda, nato il 2 agosto 1899 a Volterra (Pisa). Fabbro, comunista. Frequenta le scuole elementari fino alla terza classe. Si trasferisce a Sestri Ponente (Genova) nel 1915 per ragioni di lavoro avvicinandosi al movimento anarchico. Chiamato alle armi nella Prima Guerra mondiale, diventa caporale nell’82° Reggimento di fanteria e viene ferito in combattimento. In seguito prende parte alle agitazioni seguite alla fine della guerra e viene arrestato nel 1922 per aver difeso la Camera del Lavoro. Scontata la pena, emigra in Francia nel 1923. Qui sposa Ascheri Maria (o Filomena). Intanto viene iscritto in Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche. Entra nei Battaglioni Camicie Rosse che dovrebbero prepararsi ad entrare in Italia per rovesciare il regime. Ad ottobre del 1936 arriva in Spagna e alla caserma di Albacete gli viene affidato il comando della 2. Compagnia del Battaglione Garibaldi, con grado di capitano. In questo periodo entra in relazione con Randolfo Pacciardi e probabilmente aderisce al Partito Comunista d’Italia, ma sembra che ne esca già alla fine del 1937. Il 13 novembre parte con la sua compagnia diretto al Cerro de los Angeles, ma gli autisti sbagliano strada e gli ordini errati di Raspi di proseguire, portano la compagnia ad arrivare al fronte ben tre giorni dopo il previsto. Forse a causa di questi sbagli ed alle conseguenti pressioni psicologiche, Raspi viene colpito da una forte crisi nervosa. Il 21 novembre per questa ragione viene inviato in retroguardia e poi ricoverato e successivamente riformato. Rientra in Francia nel febbraio o nel marzo 1937. Il 16 aprile 1939, mentre tenta di rimpatriare in Italia, viene arrestato e destinato al confino prima a Ponza e poi alle Tremiti per due anni (sentenza del 19 maggio 1939). Data la grave infermità, nel gennaio 1940 la pena viene commutata in ammonizione e dal giugno al novembre 1940 viene trasferito e internato a Manfredonia (Foggia). Nel 1943 rientra a Genova dove organizza le Squadre d'Azione libertaria di Ponente insieme a Antonio Dettori. Nell'estate del 1944 viene arrestato dalla Gestapo per via della soffiata di un delatore e deportato prima a Bolzano poi il 5 ottobre 1944 (Trasporto n. 90) è trasferito a Dachau dove giunge il 9 ottobre. Il 27 ottobre è trasferito a Buchenwald e da qui al sottocampo di Brunshausen nei pressi Bad Gandersheim in Bassa Sassonia. N. di matricola: 113495 poi 94480. Classificato con la categoria Schutz poi con quella Pol. Il 4 aprile 1945, pochi giorni prima dell’arrivo degli alleati, viene fucilato dai nazisti insieme a un gruppo di altri deportati malati o che non avevano le forze di camminare. Sepolto nel cimitero di Gandersheim il suo corpo viene esumato e traslato nel Cimitero militare italiano Hauptfriedhof Öjendorf ad Amburgo. Posizione tombale: riquadro 1, fila N, tomba 8.

Annotazioni: Scheda integrata con notizie tratte dal Dizionario biografico on line degli Anarchici Italiani URL https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14521-raspi-umberto?i=0 coinsultata il 2 maggio 2022.