Quagliotti Lorenzo Di Giovanni e Bricca Carolina, nato il 28 aprile 1895 a Livorno Ferraris (Vercelli). Aggiustatore meccanico, comunista. Già residente a Torino, nel 1920 emigra in Francia, stabilendosi a Grenoble (Isere), e successivamente in Svizzera, a Briga. Iscritto al Partito Comunista d'Italia dalla sua fondazione nel 1921. Nel 1927 rimpatria e prende residenza ad Ivrea (Torino) ma, dopo alcuni mesi, ritorna a Grenoble, dove, rimasto senza lavoro, è costretto ad esercitare il mestiere di venditore ambulante. Nel 1934, per contravvenzione alle leggi sulla vendita, deve scontare cinque giorni di carcere e viene quindi colpito da decreto di espulsione quale straniero pregiudicato, che è però più volte prorogato in considerazione della sua numerosa famiglia. Partito da Marsiglia il 25 maggio 1937 per arruolarsi a difesa della repubblica spagnola, raggiunge la Brigata Garibaldi nel mese di giugno. Segnalato dalla polizia politica alla Direzione generale della Pubblica Sicurezza, viene schedato nel Casellario politico centrale. Risulta che il 24 novembre 1937 è ad Albacete. Secondo fonti del Comintern lavora da subito come meccanico alla base di Albacete. In seguito è inviato al fronte nel battaglione di Fortificazione della 45. Divisione. Ritornato in Francia a seguito del ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano a fine settembre 1938, mentre era ancora in corso la battaglia dell’Ebro, nel novembre 1938, viene arrestato perché contravventore al decreto di espulsione, che nel frattempo era diventato esecutivo, e condannato a sei mesi di carcere. Scontata la pena si reca a Grenoble e viene nuovamente arrestato e condannato ad un anno di reclusione. Scarcerato nell'agosto 1940, è inviato nel campo di concentramento di Loriol sur Drôme (Drome). Il 12 dicembre viene consegnato alle autorità italiane di frontiera a Modane (Savoia). Tradotto a Vercelli e interrogato da funzionari della Questura, dichiara di non aver preso parte alla guerra civile spagnola come combattente ma semplicemente come operaio, occupato in un'officina di riparazione di autocarri militari ad Albacete e, successivamente, in lavori stradali a Barcellona. Ciononostante viene deferito alla Commissione provinciale e il 15 gennaio 1941, condannato a tre anni di confino. Inviato a Tremiti, è liberato alla caduta del fascismo, il 21 agosto 1943. Muore il 15 luglio 1953 a Torino.

Annotazioni: Biografia redatta dall’ Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli sulla base delle seguenti fonti consultate: Acs, Cpc, fascicolo personale; Acs, Confinati politici, fascicolo personale; Acs, Ps aaggrr, cat. K1b-45; Anello Poma, Antifascisti piemontesi e valdostani nella Guerra di Spagna. Torino, Centro Studi Piero Gobetti /AICVAS Citato anche in: Quaderno Aicvas n. 2; Quaderno Aicvas n. 3