Clerico Liberato di Tommaso e Crivello Teresa, nato a Villastellone (Torino), il 18 gennaio 1889, anarchico. Commerciante, gestisce un caffè-bar a Villastellone. Non si è riusciti ad appurare se abbia preso parte alla prima guerra mondiale. Espatriato in Francia, con modalità non note, all’inizio del 1933, dopo un brevissimo periodo trascorso a Nizza (Alpes Maritimes) lascia la Costa Azzurra per emigrare in Spagna. Stabilitosi a Barcellona (Catalogna), vi prende in gestione il Bar Mexico, al n, 204 di Calle Francisco Layret. Professa pubblicamente chiarissime idee antifasciste, cosicché il locale non tarda a diventare attrazione e punto d’incontro per tanti sovversivi, molti dei quali fuorusciti italiani. In particolare negli anni 1935-36 nel locale si fa una intensa propaganda contro l’aggressione del fascismo italiano ai danni dell’Etiopia. Clerico condivide la sua esistenza con una avvenente fidanzata di colore (forse centro o sudamericana) e la cosa, data anche l’intensa propaganda antifascista svolta nel locale non sfugge agli informatori che si annidano nel Regio consolato d’Italia di Barcellona. Alcune fonti accennano anche ad un soggiorno di Clerico negli Stati Uniti, benché non si capisce bene quando ciò possa essere accaduto. Le fonti parlano del suo arrivo in Spagna nell’agosto del 1936, proveniente dagli Stati Uniti, ma ciò è in contraddizione con l’accertata presenza a Barcellona fin dal 1933 ma anche con la comprovata gestione del Bar Mexico (confermate anche da un documento del Ministero degli Interni - Divisione polizia politica datato gennaio del 1934). Ad ogni modo, nell’estate del 1936 s’arruola volontario nelle milizie della Cnt-Fai (Confederación Nacional del Trabajo – Federación Anarquista Iberica) ed entra a far parte della Sezione italiana o Gruppo Rosselli, inserita in una grande unità anarco-sindacalista, la Colonna Ascaso della CNT-FAI, impegnata sul fronte di Aragona. Mesi dopo, portata a termine la militarizzazione delle milizie, fa parte della 28. Divisione dell’Ejercito de Tierra, anch’ essa impegnata sul fronte aragonese. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato ad un campo di smobilitazione. Lascia la Spagna all’inizio del 1939 al crollo del fronte catalano ed è internato nei campi francesi di Argelès-sur-Mer (Pirenei Orientali). dove aderisce al gruppo anarchico “Terra e Libertà", e poi a Gurs (Basses Pyrénées). Evade da Gurs per poi varcare clandestinamente i Pirenei e cercare di rientrare in Spagna. Quale che fosse il suo scopo, forse come altri volontari raggiungere e portare in Francia le mogli, compagne o fidanzate impossibilitate a entrare in Francia nel febbraio del 1939, il tentativo fallisce. Viene catturato dai franchisti e consegnato ai fascisti italiani, e rimpatriato coattivamente nel corso del 1941. Detenuto a Torino, deve affrontare il giudizio della Commissione provinciale torinese per il confino di polizia, che lo assegna a 5 anni di confino a Castelli di Teramo (commutati in ammonizione all’inizio di marzo del 1943. Nessuna altra notizia sugli anni della guerra e del dopoguerra. Clerico è deceduto a Torino il 10 ottobre del 1959.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2107, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio del Comune di Villastellone, Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1380, fascicolo 049014), Archivio Tobia Imperato – Torino, Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna