Cipelletti Pietro di Pietro e Bruzzone Giacinta nato il 2 aprile 1903 a Grognardo (Alessandria). Calzolaio, socialista. Politicamente attivo fin dalla adolescenza, aderisce alla organizzazione della Gioventù Socialista nel corso del 1919. Emigrato da Grognardo ad Acqui Terme, il 18 aprile del 1922, appena diciannovenne sposa Caterina Angela Ghiglia e dall’unione nascono ben presto due figli. Chiamato alle armi il 18 dicembre del 1922, compie un servizio militare di leva con la ferma ridotta, vuoi per la sua situazione familiare, vuoi perché un fratello maggiore era caduto nel corso della Grande guerra. Espatriato diverse volte legalmente per ragioni di lavoro, quasi sempre diretto in Francia, è munito di un regolare passaporto rilasciato dalla Regia Prefettura di Alessandria. Nel corso di uno di questi espatri smarrisce il passaporto e dal 1924 è costretto ad espatriare clandestinamente in Francia, dove decide infine di stabilirsi. Si ferma dapprima nei pressi di Lione (Rhône), ma non appena trova lavoro regolare deve trasferirsi ad Ales (Gard), poco lontano da Nimes. Nulla sappiamo dei movimenti della sua famigliola. In Italia, intanto il suo nome è iscritto in Rubrica di frontiera per l’arresto. Anni dopo, nel 1937, viene iscritto anche nel Bollettino delle Ricerche – Supplemento Sovversivi (schedina n. 0770/39). Parte volontario per la Spagna repubblicana nel gennaio del 1937 e dopo un breve periodo di istruzione nelle campagne circostanti Albacete (Murcia), base organizzativa e logistica delle Brigate Internazionali (nonché sede dei Comandi e del Commissariato Generale), si arruola nel Battaglione italiano Garibaldi. Il battesimo del fuoco di Cipelletti avviene poco dopo, nella vittoriosa battaglia di Guadalajara (8 - 23 marzo del 1937), sull’altopiano a Nord di Madrid. Dopo che alcuni reparti di miliziani locali e di giovanissimi combattenti della JSU (Juventud socialista unificada) con i resti di alcune unità della XI Brigata Internazionale, riescono combattendo ed arretrando a ritardare l’offensiva delle Camicie Nere italiane del Corpo truppe volontarie sulla Carretera de Francia e lungo la direttrice Siguenza-Guadalajara-Madrid, l’arrivo in prima linea del Battaglione italiano Garibaldi e della Divisione Lister ribalta la situazione. I repubblicani contrattaccano, sconfiggono e ricacciano sulle posizioni di partenza le 4 Divisioni dei legionari fascisti (una del Regio Esercito, la Littorio, e tre di Camicie Nere) e le altre unità (carristi, artiglieria, aviazione legionaria, ecc.) inviati da Mussolini in aiuto di Franco. Nel giugno dello stesso anno ritorna in Francia, per motivi non noti, probabilmente a seguito dei tragici avvenimenti e dagli scontri fratricidi di Barcellona nel maggio 1937, che contrappongono da 3 al 7 il governo catalano agli anarchici spalleggiati dal POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista, un gruppo comunista antistalinista. Non sappiamo altro per almeno due anni. Poi, il 28 giugno 1939 Cipelletti chiede al Regio Consolato d’Italia di Lione il passaporto per poter far ritorno in Italia (prendendo residenza ad Acqui Terme). Gli verrà concesso di rientrare il 2 febbraio del 1940. Da allora mancano ulteriori notizie. Si sa solo che nel dopoguerra emigra a Nizza Monferrato (Asti), dove muore il 25 ottobre del 1957.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1359, fascicolo 128411, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/.., Brigades Internationales), Archivio del Comune di Grognardo