Cicuta Natale di Gerolamo e Bossi Adelaide, nasce a Imperia Oneglia il 21 dicembre 1894. Fervente antifascista e anarchico, con la presa del potere in Italia di Mussolini nel 1922, è processato per complotto contro la sicurezza dello Stato e per detenzione di esplosivi, ma viene assolto per insufficienza di prove. Iscritto nell'elenco degli attentatori e nella rubrica di frontiera, come muratore emigra in Belgio in cerca di lavoro. Il Ministero degli Interni lo iscrive nel Bollettino ricerche sovversivi dell'OVRA. Intanto dal Belgio si trasferisce in Francia e quindi in Germania. L'insurrezione fascista in Spagna lo spinge ad arruolarsi per combattere in favore della Repubblica. Il 30 ottobre 1936 viene incorporato nel 30. scaglione della Sezione Italiana comandata da Carlo Rosselli, operante in Aragona, che fa parte della Colonna anarchica Francisco Ascaso della CNT-FAI. Dalla Spagna Cicuta scrive una lettera che viene pubblicata in forma clandestina dal giornale Risveglio Anarchico del 28 novembre 1936; la lettera recita: " Fronte di Aragona, 14 novembre 1936. Caro Bertoni, a te, al " Risveglio " e ai compagni un fraterno saluto dalla terra di lotta per la libertà e la fratellanza umana. Un fervido appello ai compagni perché diano tutto per la causa dei compagni e del popolo spagnoli. Con l'augurio e la speranza che la vittoria ci arrida e schiacci per sempre il mostro fascista; con l'entusiasmo e la volontà qui regnanti essa non potrà mancare; con la nostra parola d'ordine: Resistere, sempre resistere! Fraternamente tuo Natale Cicuta. Con la Sezione Italiana Cicuta prende parte agli scontri di Huesca - Almudevar, dal 16 al 27 novembre 1936. Dopo i tragici fatti di Barcellona e l'incorporamento di gran parte dei volontari della Colonna Rosselli nella XII Brigata Internazionale Garibaldi, Natale Cicuta ritorna in Belgio. Ivi lo troviamo nel 1938. Terminata la seconda guerra mondiale, si trasferisce a Mentone dove muore il 2 agosto 1973.