Chiocchia Pasquale Oreste Segantino di Pietro e di Fornasiero Maria, nato a Torino il 7 aprile 1901, comunista. Boscaiolo e falegname, poi dipendente della Fabbrica Automobili Ansaldo. Attivo politicamente fin dagli anni 1923-24, viene arrestato nel corso del 1925, quand’ è sorpreso da una irruzione poliziesca durante una riunione clandestina di giovani militanti comunisti. Nel marzo del 1930 viene deferito al Tribunale speciale per la difesa dello stato. L’accusa é di ricostruzione del Partito Comunista, appartenenza al partito e propaganda comunista, ma lui riesce a sottrarsi all’arresto espatriando clandestinamente in Francia. Nel corso dello stesso anno viene iscritto in Rubrica di frontiera per l’arresto. Nel frattempo la sua posizione processuale viene stralciata poiché latitante. Dalla Francia si sposta in Svizzera per poi ritornare ancora in Francia nel 1932, prima a Nizza (Alpes Maritimes – Côte d’Azur), dove secondo gli informatori del regime si dimostra comunista violento, ed infine a Lione (Rhône). Fermato ed espulso dalla Francia nel 1933, poiché privo di documenti regolari, fa ritorno nella Confederazione elvetica. Ne viene espulso nel corso del 1935, dopo essere stato arrestato Basilea, intento alla distribuzione di volantini antifascisti. Pare che in seguito, dopo esser tornato in libertà, abbia trascorso un breve periodo in Unione Sovietica, ma la cosa non è confermata. Il successivo rientro clandestino in Svizzera, nel 1936, é preludio alla partenza per la Spagna repubblicana dov’é volontario dall’ottobre dello stesso anno. Con un gruppo di medici e di operatori sanitari elvetici è impegnato sul fronte di Aragona con la Sezione Italiana (o Gruppo Rosselli) inserito nella Colonna anarchica Ascaso della CNT-FAI. Nell’estate del 1937 è ancora in Aragona con l’Autoambulanza svizzera, (che ha sede a Grañen, sul fronte di Huesca. Nel luglio del 1937 viene trasferito alla 12. Brigata Internazionale Garibaldi con tutta la struttura sanitaria. È promosso alferez (sottotenente), in servizio presso l’Ospedale divisionale della 45. División de l’Ejercito de Tierra. Fa ritorno in Svizzera nell’agosto 1938. All’inizio del 1943 è residente a Basilea, in Richeuring 191. Verso la fine di agosto dello stesso anno cerca di rientrare in Italia, ma il Regio Consolato d’ Italia gli nega il passaporto. Rimarrà in Svizzera anche nei due anni successivi e riesce a rientrare in Italia soltanto dopo la Liberazione. Torna a vivere a Torino, dove il 27 luglio del 1946 si sposa con Anna Failla. E' deceduto a Torino il 5 settembre del 1981.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017 realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio INSMLI – Milano (Fondo Aicvas, busta 22, fascicolo 103), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1306, fascicolo 55076), Archivio di Stato Civile del Comune di Torino, Archivio privato Tobia Imperato – Torino. Nel repertorio di Anello Poma sui volontari piemontesi (vedi bibliografia) risulta come Paquale Chicchia.