Lazzarini Paolo di Giuseppe e Cavalmoretti Maria, nato il 14 maggio 1906 a Casalmaggiore (Cremona). Manovale e idraulico, socialista. Frequenta la scuola fino alla quarta elementare. Prima dell’espatrio lavora a Casalmaggiore come idraulico senza dar luogo a rilievi politici, se non una simpatia per il partito comunista. Presta servizio militare per sei mesi col grado di soldato presso la 6. Compagnia del Genio Pontieri di Pizzighettone. Emigrato con regolare passaporto in Francia il 6 ottobre 1930, si stabilisce a Nèrac (Lot et Garonne), dove viene raggiunto nel 1931 dalla moglie Petazzini Emma che in seguito rientrerà in Italia a Roma, separandosi dal marito. Trasferitosi a Moyeuvre Grande (Mosella), svolge attività antifascista nella LIDU (Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo) ed in collegamento col gruppo Giustizia e Libertà. Raggiunge la Spagna a fine agosto 1936 e si arruola nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT/FAI. L’11 settembre 1936 lascia Barcellona per raggiungere il fronte d’Aragona. Successivamente combatte con il Batallòn de la Muerte, una formazione formata da anarchici e comandata da Candido Testa e poi da Francesco Nitti, dalla sua fondazione nel marzo del 1937 fino a luglio dello stesso anno. In Italia viene pertanto iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per l’arresto e nell’elenco delle persone pericolose da arrestare in determinate circostanze. Durante una licenza a Neràc (Lot-et-Garonne) il 24 maggio 1937, insieme a Zuccarini Leone, Mondadori Bruno, Colli Berto e Rizzi Serafino, aggredisce i fascisti Torregiani Gino e Toai Guido, che rientravano da Agen (Lot et Garonne), dove avevano partecipato ad una manifestazione per celebrare la vittoria delle truppe italiane in Abissinia. Lazzarini e Colli, essendo stati i più accaniti nell’aggressione vengono condannati a 50 franchi di multa e 5 anni di sorveglianza. Tornato in Spagna, esce in data imprecisata e al rientro a Neràc in Francia lavora come lattoniere. Nel 1940 è internato a Vernet per un breve periodo. Rilasciato rientra a Nèrac dove dimora almeno fino al 1942. Sembra sia morto a Condom (Gers) in Francia il 2 maggio 1944, in circostanze sconosciute.