Castagnoli Renato di Rinaldo e Ropa Maria, nato il 29 marzo 1897 a Porretta Terme (Bologna). Ferroviere, anarchico. Nel 1914 entra a far parte del Sindacato ferrovieri e nel 1920 aderisce al PSI. Come dirigente sindacale prende parte all’attività dell’organizzazione bolognese “Italia Libera” e dirige gli scioperi dei ferrovieri del 1920, del 1921 e quello indetto dall’Alleanza del Lavoro nell’agosto 1922. Esonerato dal servizio nel 1923 per ragioni politiche, emigra in Francia nel 1925 a seguito ad un mandato di cattura per aver bloccato un treno di Guardie Regie diretto a Parma. A Parigi aderisce al movimento anarco-sindacalista ed al sindacato CGTU di orientamento comunista. Collabora con Camillo Berneri e scrive articoli su periodici libertari come “Il Martello” e “L’adunata dei refrattari”. Espulso dalla Francia nel 1934 e poi dal Belgio, dal Lussemburgo e dalla Svizzera a seguito delle proteste a favore di Sacco e Vanzetti. Rientrato clandestinamente a Parigi parte per la Spagna il 29 luglio 1936 con un gruppo di volontari della CNT. Viene utilizzato per due mesi dalla CNT nella riorganizzazione del servizio ferroviario a Port Bou e poi nel ministero della guerra catalano come responsabile nel servizio radiotelegrafico di intercettazione. In quest’ambito ricopre l’incarico di capo radiotelegrafista all’aeroporto di Sariñena e partecipa a numerosi voli volti ad individuare le emittenti nemiche clandestine sul suolo repubblicano. Fa parte del gruppo Pisacane e nei primi mesi del 1937 entra a far parte della redazione di “Guerra di classe” diretto da Carlo Berneri. Rientrato in Francia nel 1938 in licenza per una malattia all’orecchio, viene arrestato per infrazione al decreto di espulsione del 1934. Scontata la pena si porta a Marsiglia, ma viene di nuovo arrestato ed internato nel luglio 1940 nel campo di Vernet. Nel 1941 su richiesta della Commissione per l’armistizio con la Francia, viene consegnato alle autorità fasciste. Riportato a Bologna e deferito alla Commissione Provinciale, il 29 aprile 1941è condannato a cinque anni di confino che sconta a Ventotene alla caduta del fascismo nel luglio 1943, a Renicci di Anghiari (Arezzo). Liberato il 6 settembre 1943, prende in seguito parte alla Resistenza ed alla ricostituzione del Sindacato dei Ferrovieri. Dopo aver aderito al PCI nel 1945, ricopre dopo la guerra numerosi incarichi politici, amministrativi e sindacali. Muore a Bologna il 24 gennaio 1967.