Castagna Carlo di Pietro e Cominotto Lucia, nato il 14 aprile 1878 a Marcaria (Mantova). Muratore, anarchico. Frequenta le scuole elementari. Emigra in Austria nel 1896, lavorando nella costruzione della linea ferroviaria Trento-Primolano. Rimane in Austria, tranne brevi rientri, fino al 1900, quando rientrato in Italia presta servizio militare fino al congedo nel settembre 1901. Espatriato in Germania, rientra in Italia a Cesole (Mantova) nel 1911. Attivista politico fonda nel 1912 la sede del Partito Socialista, il circolo giovanile socialista ed è dirigente delle leghe rosse. Nel 1914 si sposta in Germania a Lohauserholz, da dove rientra in Svizzera nel 1917 e viene arrestato a novembre per cospirazione, a seguito del ritrovamento di esplosivi a Zurigo. Viene prosciolto dall’accusa il 13 ottobre 1919. Tornato brevemente in Italia nel 1921, dimora a Siena, Lagaro (Bologna) e Cesaro. Nell’ottobre 1921 raggiunto dall’amnistia per l’imputazione per diserzione, si porta in Francia. Espulso nel 1925 per attività politica si porta in Lussemburgo, in Svizzera a Basilea e poi nella Saar a Saarbrucken dove ottiene un falso passaporto intestato a Bertazzi Paolo. Con questo rientra in Francia spostandosi dal 1928 al 1931 in varie città tra cui Marsiglia, Parigi, Strasburgo, dove fa parte del sindacato delle costruzioni, Chambery e Lione. Scoperto ad Annemasse (Alta Savoia), viene nuovamente espulso. Viene localizzato a Bruxelles e in Austria a Vienna, da dove viene espulso ed infine a Ginevra dove si ferma fino al 1936. In tale periodo manifesterebbe la volontà di attentare contro Mussolini, progetto che abbandona per mancanza di preparazione. Rientrato in Francia a Brest, nel 1935 presenzia al congresso anarchico a Parigi. Allo scoppio della civile parte per la Spagna a Barcellona il 20 agosto 1936. Avendo ormai maturato ideali anarchici, si arruola nella Sezione italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri, a maggioranza anarchica, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI e combatte sul fronte di Huesca. In Italia risulta iscritto nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Successivamente allo scioglimento del gruppo italiano, passa nella 2. Compagnia del 1. Battaglione della 128. Brigata Mista, 28. Divisione. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, dopo alcuni mesi di permanenza a Saint Clement viene internato nel campo di Uzerche (Corrèze), dove si rivolge alla Croce Rossa Italiana chiedendo il rimpatrio. Estradato in Italia, viene arrestato al confine di Mentone il 17 febbraio 1942 e confinato nel 1942 a Ventotene e poi a Renicci d’Anghiari (Arezzo). Liberato nell’agosto 1943. Muore a Bozzolo (Mantova) il 21 settembre 1955.