Lakovic Antonio di Giuseppe e Gergolet Caterina, nato il 23 maggio 1908 a Doberdò del Lago (Gorizia). Bracciante e calderaio. Sospettato di aver partecipato all'attentato contro il giornale fascista "Il popolo di Trieste", espatria clandestinamente nell'agosto 1930. E' il mese del grande processo contro 88 antifascisti giuliani, in gran parte di nazionalità slovena, che si concluderà con la condanna a morte di coloro che saranno ricordati come i "Martiri della Basovizza". Lakovic è tra i primi a partire per la Spagna nell'agosto 1936 e si porta sul fronte di Aragona con il gruppo internazionale della colonna Lenin, organizzata dal POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), gruppo comunista dissidente antistalinista e prende presumibilmente parte alle battaglie per Tardienta ed Almudevar.. In seguito, per un reumatismo articolare contratto in trincea (secondo altra fonte a seguito di una ferita), è dichiarato inabile al fronte e spostato all'industria di guerra nel dicembre 1936 bella fabbrica metallurgica Casa Girona come lattoniere. Arrestato nel luglio 1937 nella repressione contro il POUM che segue gli scontri di Barcellona del 3-7 maggio 1937 che contrappongono il governo regionale catalano (Generalitat) agli anarchici spalleggiati dal POUM, viene rimesso in libertà. Arrestato nuovamente il 27 settembre 1937 per mancanza di documenti, se ne perdono le tracce in Spagna. Uscito dal paese in data imprecisata, è tradotto in ltalia dalla Francia nel novembre 1940. Deferito alla Commissione Provinciale il 4 novembre 1940 è assegnato a tre anni di confino a Ventotene. Nell'agosto del 1943 viene liberato avendo scontato la pena. Dopo la guerra mondiale si stabilisce a Lubiana.