Cardazzo Lodovico di Antonio e Travaglini Maria nato il 20 novembre 1898 a Venezia. Comunista. Di professione cameriere. Nel 1922 da Venezia si trasferisce a Treviso dove sposa Simi Giorgia, vedova, già madre di quattro figli e più vecchia di lui di otto anni. Da questo matrimonio non ha figli. Nel 1926 emigra in Francia a scopo di lavoro, dove nella zona di Metz si fa notare per la sua attiva propaganda comunista e per aver partecipato nell'agosto 1927 ad un’aggressione contro un nemico politico. Iscritto in Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche. Viene quindi espulso nel 1928 dalla Francia e passa in Lussemburgo. Viene espulso anche da questo Paese per le sue attività comuniste e perché condannato più volte. Passa in Germania dove rimane negli anni 1934 e 1935 in precarie condizioni di salute per malattia polmonare, che portano al suo ricovero in ospedale. Dimesso nel febbraio 1936 ritorna nel Lussemburgo per chiedere al Consolato italiano un sussidio. Dopo sembra essersi recato in Spagna, secondo un elenco del gennaio 1937 di persone iscritte al Partito comunista e imbarcate su un piroscafo diretto a Barcellona. In Spagna combatte in un reparto imprecisato delle Brigate Internazionali. Nel marzo 1938 viene promosso tenente e si trova alla base di Albacete. La sua presenza nella Brigata Garibaldi è confermata da Dante Mazzaschi. Ferito in combattimento, da foglio notizie risulta come Carnazzo Lodovico all'ospedale di S’Agarò, dove subisce l’amputazione di due dita della mano destra. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939 viene internato nei campi francesi di Saint Cyprien e infine Gurs, da cui evade facendo perdere le tracce.